Il vaso di Pandora
Aprire il vaso di Pandora è una metafora usata comunemente nel linguaggio moderno, e significa compiere un’azione che risulta avere delle conseguenze negative.
Ok facciamo un passo indietro.
Nella mitologia greca, Zeus creò Pandora e le consegnò un vaso, con l’ordine di non aprirlo, a nessun costo.
La curiosità è femmina, si sà, e Pandora non riuscì a trattenere la propria
nei confronti di quel contenuto.
Aprì il coperchio e dal vaso ne uscì tutto il contenuto, ciò che vi era dentro, tutti i mali del mondo.
Nell’arte figurativa, il vaso di Pandora è rappresentato da una giara nella quale potevano essere conservate delle provviste, ovvero dei contenuti utili, non un male.
Questo vaso viene, quindi, ad assumere la metafora di un recipiente nel quale teniamo nascoste delle cose utili come le emozioni, le tensioni, i desideri, i vuoti con i quali farci i conti prima o poi.
E allora? Bingo!
Scoperchiare il vaso di Pandora, assume un altro valore.
Si trasforma nel liberare tutto ciò che è stato taciuto, non espresso, che ha appesantito l’anima, riconoscendolo e affrontandolo.
Pandora ci insegna come curarci, come prendersi cura di noi, un modo per avere cura di Sé, donare e ricevere come accade in una alleanza tra il Counselor ed il suo cliente, in un percorso di guarigione.
Aprire il coperchio diventa, quindi accedere alle risorse e a sviluppare strategie quando ci troviamo nelle difficoltà e nelle insicurezze che la vita ci pone davanti.
Laura Ruffini è Counselor e Costellatore Familiare