La presentazione del libro “Ci curiamo con la medicina integrata”, di Di Paolo e Sponzilli, medici esperti in medicina integrata, vuole portarvi a osservare il mondo che ci circonda.

Troviamo intorno a noi tutto quanto si trova sulla terra: gli esseri dei diversi regni terrestri, dei regni minerale, vegetale, animale, del regno umano al quale noi stessi apparteniamo e del quale questo testo ci vuole introdurre come la scoperta e l’intreccio indissolubile che lega noi esseri umani con gli altri appartenenti a questo mondo.

In un contesto di civilizzazione così avanzata e ormai portata all’esasperazione, l’uomo ha perso l’orientamento e lo scopo della sua presenza ecologica attuale; il recupero di tale orientamento è l’unica strada che può portarlo a una sana evoluzione:

• il disordine da lui creato ha determinato una difficile coabitazione nell’ambito della Natura.
• La sua originale evoluzione è a un bivio da dove soltanto un ripristino completo e totale delle sue caratteristiche potrà permettergli di sopravvivere e creare una giusta convivenza con gli altri esseri.

Partecipare a questo evento significa introdurci non solo a un recupero delle nostre particolari caratteristiche a cui le medicine tradizionali, antiche e moderne, ci hanno permesso di integrarci con la Natura stessa, ma soprattutto indicarci una strada che possa portare ciascuno di noi a scegliere in maniera indissolubile il percorso di quella libertà, unica e individuale, che porti a percorrere il cammino della propria salute intrecciata e legata con quella del mondo che lo circonda. 

Negli ultimi decenni si è assistito in Italia, come negli altri paesi Europei, ad una vasta diffusione di quelle che vengono erroneamente denominate medicine alternative, sia per una diffusa moda sia per una continua e costante critica alla medicina ufficiale.

Delle cosiddette medicine alternative fanno parte tutte quelle tecniche terapeutiche che culturalmente e filosoficamente hanno origine una comprensione dell’organismo e dei suoi processi patologici non basata soltanto su un pensiero scientifico riduzionista, ma soprattutto su una motivazione di un deficit di risposta organica. Tali medicine fanno parte sia dell’immensa cultura orientale (agopuntura, ayurveda…) sia di quella branca culturale occidentale che ha sviluppato nel corso dei secoli una visione filosofica dell’uomo lontana dal semplice meccanicismo illuminista e più aperta ad una visione medica globale (Paracelso, Hahnemann, Goethe, Steiner…), tali da condurre alla medicina omeopatia e a quella antroposofica.

Se la Medicina è intesa come un complesso di atteggiamenti e di studi atti alla conoscenza e alla comprensione dei meccanismi patogenetici delle malattie e come Arte della cura e della guarigione, ogni tecnica terapeutica che è volta a tale comprensione va accettata e sviluppata.
Non esistono, quindi, più Medicine (ufficiale, alternativa,…) ma esiste un’unica e sola Scienza atta a conoscere e studiare tutti i meccanismi che conducono ad una malattia e di conseguenza ad una cura o ad una guarigione. Tale medicina non può che chiamarsi: integrata.